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Prima di diventare rockstar: i lavori delle celebrità

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Foto di David Mark da Pixabay

Ottenere la celebrità non è sempre solo frutto della fortuna o dei talent shows. Prima di diventare una rockstar il percorso è spesso lastricato di mille sacrifici.

Tante star della musica, oggi acclamate dal grande pubblico, prima di diventare tali hanno fatto altri lavori senza mai rinunciare al proprio sogno di esprimersi, suonare, cantare e stare sul palco faccia a faccia con i propri fans.

Abbiamo già parlato dei lavori post celebrità, ma oggi vi vogliamo raccontare cosa facevano alcuni big prima di diventare rockstar. Lo facciamo partendo da uno dei più grandi miti del rock!

Prima di diventare rockstar Ozzy Osbourne lavorò al mattatoio

Oggi ha qualche acciacco dovuto all’età, ma a soli 16 anni il Principe delle Tenebre aveva già svolto diversi lavori, tra questi segnaliamo quello nel mattatoio locale di Digbeth nel centro di Birmingham. Come si legge nella sua biografia I Am Ozzy, il cantante dichiara di essersi subito abituato all’odore del sangue e che quando si dimostrò capace di non vomitare, venne promosso al ruolo di “assassino di mucche”.

Qualche tempo più tardi nel corso di un concerto con i Black Sabbath staccò a morsi la testa di un pipistrello, ma come abbiamo già raccontato, quell’episodio fu soltanto un incidente ed è una delle tante leggende metropolitane mal interpretate. Andò certamente meglio ad Ozzy che al suo collega Tony Iommi, operaio in una acciaieria di Birmingham, laddove perse due falangi della mano destra a causa di un incidente sul lavoro.

Kurt Cobain addetto alle pulizie

I fans dell’icona grunge per eccellenza lo sapranno di certo, ma i profani del genere forse non sanno che prima di assurgere all’Olimpo del rock, Kurt Cobain lavorava come addetto alle pulizie presso Lemon, nella sua città natale Aberdeen, nello stato di Washington.

Questo particolare è stato ribadito in numerose biografie dedicate al cantante e dal più recente Montage of Heck in cui il bassista dei Nirvana Krist Novoselic ha raccontato della sua costante fame di creatività. Il lavoro nell’agenzia di pulizie (Kurt essenzialmente puliva i bagni) è ciò che ha dato il La alla carriera dei Nirvana, in quanto ha permesso a Kurt Cobain di incidere la prima demo della band, il resto è storia nota.

Keith Richards fece il raccattapalle e il magazziniere in un supermercato

Keith Richards aveva tra gli 8 e i 10 anni, ma non sapeva ancora che sarebbe diventato una rockstar di livello planetario e che avrebbe fatto impazzire tre generazioni di fans!

Il leggendario chitarrista dei Rolling Stones si recava spesso con i genitori al tennis club locale. Ogni week-end lo portavano con loro e gli facevano fare il raccattapalle nel corso delle loro lunghe partite. Fu così che il piccolo Keith apprese tutti i segreti di questo sport. Lavorò anche come magazziniere presso un supermercato locale; la cosa che odiava di più? I sacchi di zucchero, così pesanti ed appiccicosi, una vera rogna per le preziose mani del chitarrista!

Mick Jagger faceva il portinaio all’ospedale

Per restare sul pezzo vi raccontiamo di cosa faceva il frontman degli Stones prima di conquistare il mondo con le sue canzoni e quindi prima di diventare rockstar. Jagger lavorava come portinaio al Bexley Hospital. Il suo compenso era di circa quattro sterline, ovvero dieci scellini a settimana. È pur certo che ha guadagnato di più stando sul palco.

Nonostante gli scarsi guadagni, c’è un lato positivo, il Bexley Hospital è stato il luogo in cui la rockstar ha perso la verginità con una infermiera, il tutto successe dentro un armadio dell’ospedale psichiatrico.

Ironia della sorte una delle ex di Mick Jagger, tale Marianne Faithfull, venne ricoverata per qualche tempo presso quello stesso ospedale negli anni 70 per essere sottoposta a rehab. E già…erano anni turbolenti!

 Eddie Vedder si divise tra due lavori

Sbarcava il lunario come poteva ma era chiaro che Vedder fosse nato per fare rock.

Sono di parte ed è inutile nascondersi dietro un dito. I Pearl Jam sono la band che amo di più e Eddie Vedder è per me una sorta di mostro sacro. Cantante, chitarrista, surfista e stacanovista. Eddie Vedder faceva addirittura due lavori per mantenere vivi i suoi sogni.

Originario dell’Illinois viveva nella soleggiata San Diego e lavorava come benzinaio, ma anche come guardiano notturno in un Hotel del quartiere esclusivo di La Jolla. Ma soprattutto suonava con delle band locali. Come risaputo l’avventura targata Temple of The Dog diede vita ad una tra le più belle e suggestive storie di rock.

Tom Morello lo spogliarellista!

In Italia in molti lo conoscono per il featuring con i Maneskin, che ha dato certamente lustro alla carriera dei giovani artisti italiani. Ma molti altri lo amano per essere stato il poliedrico chitarrista di band come Rage Against The Machine e Audioslave, con un sound riconoscibile tra migliaia.

Laureato in scienze politiche ad Harvard nel 1986 è da sempre socialmente impegnato. Tuttavia c’è stato un periodo in cui si guadagnava la proverbiale pagnotta facendo lo spogliarellista nei locali di Los Angeles. Gli venne chiesto se questo racconto fosse vero o frutto di una bufala che gira sul web, e lui rispose:

 L’affitto e le bollette non si pagavano da sole…

The last but not the least il mitico Slash

Nato in Inghilterra si trasferì a Los Angeles da bambino insieme alla mamma. Tuttaltro che stacanovista, lavorò come commesso alla Tower Video su Sunset Boulevard. Pare che nello stesso negozio lavorò anche un certo Axl Rose che più tardi spifferò ai media che Slash non fosse proprio un lavoratore modello, versione poi ribadita dallo stesso Slash che raccontava di passare il tempo e bere e a guardarsi i pornazzi dietro alla cassa.

Ma con quella Gibson nessuno come lui!

C’è chi ha sempre lavorato nel mondo della musica

C’è anche chi, prima di diventare rockstar, lavorava già in ambito musicale. Parliamo di Noel Gallagher che prima di guidare gli Oasis al successo con Definitely Maybe, faceva il roadie per gli Inspiral Carpets, una band di Manchester. Disse che era stilosissimo, probabilmente il roadie più ben vestito della storia del rock!