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Temptation Island batte Noos: c’è chi si straccia le vesti!

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In queste ore sul web ci si straccia letteralmente le vesti perché Temptation Island fa registrare il triplo degli ascolti rispetto a Noos di Alberto Angela. L’articolo di Repubblica mette in risalto numeri impietosi che condannano il programma culturale ad una sorta di oblio estivo. Il rischio di flop è veramente alto e la RAI ha pensato bene di sospendere la programmazione di Noos, in modo da non confliggere con il format di matrice defilippiana e le Olimpiadi. 

Il programma riprenderà il 22 agosto con nuove puntate. Un altro particolare non meno importante, è che anche la TV deve fare i conti con la pubblicità commerciale (si anche la RAI) e i programmi che non fanno share non risultano particolarmente appetibili per chi acquista spazi pubblicitari dai grossi gruppi editoriali. 

Le corna sono meglio della cultura?

Qui non si vuole puntare il dito, ma anzi aprire un altro spunto di riflessione. Non si può dire se è meglio la pappa al pomodoro o l’aragosta! Sarà una questione di gusto?

Le corna sono meglio della cultura? O forse le corna sono anch’esse cultura, certamente popolare, ma fanno sempre parte del nostro mondo, del nostro costume, della nostra società che ci piaccia o no. Da poco è anche uscita una classifica sulle città italiane in cui si tradisce di più, insomma le crisi di coppia dominano quando si ha a che fare con lo share e sono parte del nostro complicato mondo.

Temptation Island batte Noos e il web insorge, ma non è certo storia nuova, lo stesso accade spesso con il Grande Fratello, l’Isola dei Famosi e altre robe del genere. C’è sempre qualcuno che punta il dito contro il prossimo accusandolo di pochezza culturale.

Anche il trash è patrimonio culturale

L’Italiano medio che lavora tutto il giorno, brama il suo divano e l’aria condizionata, dedito al pettegolezzo si immedesima negli affari personali dei concorrenti del reality. Lo spettatore non può rinunciarvi, ha bisogno di leggerezza; ma siamo sicuri che gli stessi spettatori di Temptation Island non andrebbero a vedere Noos e siamo sicuri che poi gli stessi spettatori di Noos non si incollino davanti alla tv per godersi furtivamente Temptation Island?

Non lo sapremo mai, ma intanto la RAI per non portare gli spettatori a dover scegliere, preferisce sospendere un programma di altissimo valore culturale, probabilmente di non facile digestione in questo mese caldo, laddove tira più una crisi di coppia, che le scoperte e i segreti dello spazio raccontati da Samantha Cristoforetti

L’estate si sa è un terreno arido e scivoloso al tempo stesso, anche per i palinsesti in un mesetto o poco più in cui si può anche campare di frivolezze e trashate, oppure addirittura senza TV. 

Insomma siamo un popolo variegato: ci arrabbiamo, gridiamo, piangiamo e poi leggiamo gli oroscopi (cit. A. Venditti)

Accettiamoci per quello che siamo: acculturati, frivoli, ipocriti, ignoranti o colti. Anche l’ignoranza sta alla base di importanti forme di capitale sociale, senza questa, per contro non esisterebbe la cultura, ne chi si straccia le vesti!

Con questo voglio dire che Noos è il programma più apprezzato secondo i dati del Qualitel e che la cultura in prima serata è un bene inestimabile! Ma lo è anche la trashata in un certo senso!

Dunque perché sentirsi in difetto se si guarda Temptation Island? Forse bastava solo programmare in giorni diversi, dando possibilità di scelta al pubblico in modo da non dover gridare per forza all’estinzione del genere umano!