Ritorna l’ora solare e cosi ci troviamo puntualmente a chiederci: “E se ci fosse l’ora legale per sempre?” È il desiderio di tanti italiani. Credo sarebbe stato il momento propizio per non spostare più le lancette indietro di un’ora, passando dall’ora legale all’ora solare. Ritorna l’ora solare e lancette verranno spostate indietro di un’ora, il cambio avviene dalle 3.00 alle 2.00 e ciò comporterà un accorciamento delle giornate fino a marzo 2023, momento in cui tornerà l’ora legale e finalmente le giornate si allungheranno.
Gli Stati Europei hanno oggi maggiore discrezionalità circa l’abolizione di questa alternanza, e proprio ora che il caro energia sta mettendo in ginocchio il Belpaese non si comprende perché per non si intenda ancora cogliere la palla al balzo per far risparmiare sia le famiglie che le attività economiche, pesantemente penalizzate dal caro energia.
Ritorna l’ora solare: la proposta di abolire il cambio d’orario
Nel 2018 in Europa è stato proposto di abolire il cambio permettendo a ciascuna nazione maggiore discrezionalità. Il Parlamento Europeo ha chiesto alla Commissione di valutare la direttiva sull’ora legale e di presentare una proposta di revisione. Mentre tra luglio e agosto 2018 la parola è passata ai cittadini attraverso una consultazione pubblica a supporto dell’abolizione dell’ora solare, raccogliendo un 84% di voti favorevoli per un totale di 4,6 milioni di risposte.
Nonostante un 84% di voti favorevoli solo Francia e Germania hanno colto l’occasione di non cambiare l’orario due volte all’anno. Ma gli Stati membri come accade spesso sui dossier europei si muovono in ordine sparso. Solo il 66% degli italiani è favorevole al superamento dell’alternanza, rispetto al 93% degli spagnoli o al 95% di polacchi e finlandesi.
Un risparmio consistente
In linea generale il passaggio all’ora legale permette di risparmiare energia. I dati TERNA ripresi sul Il Sole 24 Ore in un interessante articolo a firma di Andrea Carli, ci mostrano un quadro preciso. Dal 2004 al 2020 il cambio all’ora legale ha permesso di risparmiare circa 10 miliardi di kWh per circa 1 miliardo e 720 milioni di euro! Mica bruscolini! Tuttavia mantenere il cambio d’orario potrebbe avere risvolti negativi sulla nostra salute in quanto crea una sorta di piccolo jet leg, uno squilibrio sonno-veglia che ci accompagna nei giorni immediatamente successivi al cambio e che ci porta ad essere più stanchi e meno performanti.
Risvolti positivi in materia di sostenibilità ambientale
Il minore consumo elettrico genera risvolti positivi anche in termini di sostenibilità ambientale. Si pensi che il minore consumo ha consentito al nostro Paese di evitare emissioni di CO2 in atmosfera per circa 200 mila tonnellate.
Al netto di particolarismi e differenze antropologiche, l’Italia al momento resta ferma sul cambio di orario che impone ai 27 Paesi di passare all’ora legale l’ultima domenica di marzo e tornare all’ora solare l’ultima domenica di ottobre.
E tu sei d’accordo con l’alternanza orario legale orario solare oppure preferiresti abolirla?