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Festa della Mamma in Italia: una tradizione commerciale e religiosa

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Foto AI

Pur avendo radici che risalgono a tradizioni antiche legate alla figura materna, la celebrazione della Festa della Mamma in Italia ha preso piede come noi tutti la conosciamo negli anni 50, all’indomani della Seconda Guerra Mondiale, probabilmente influenzata dal modello americano introdotto dalle truppe alleate.

Una festa con un doppio connotato

Dal punto di vista religioso, la prima Festa della Mamma fu celebrata ufficialmente nel 1957, grazie all’iniziativa di un sacerdote di Assisi, don Otello Migliosi, che volle dedicare un giorno alla celebrazione delle madri e della maternità. 

L’idea di Migliosi era quella di celebrare la mamma non nella sua veste sociale e biologica, quanto piuttosto religiosa e cristiana, ma anche come momento di dialogo tra differenti culture

L’anno successivo, nel 1958, la festa fu adottata su scala nazionale, grazie anche all’impulso di una proposta di legge spinta da motivazioni commerciali piuttosto che religiose. 

Dal punto di vista commerciale la figura chiave è quella di Raoul Zaccari, importante figura politica locale, già senatore e sindaco di Bordighera. Il Zaccari ebbe un ruolo chiave nella formalizzazione della Festa della Mamma in Italia. La sua iniziativa di celebrare questa festa a Bordighera nel 1956, insieme a Giacomo Pallanca, presidente dell’Ente Fiera del Fiore e della Pianta Ornamentale di Bordighera-Vallecrosia, fu fondamentale per il riconoscimento e l’istituzionalizzazione della festività a livello nazionale.

La prima celebrazione ufficiale organizzata da Zaccari e Pallanca si tenne al Teatro Zeni di Bordighera. Questa scelta non fu casuale: Bordighera, era conosciuta per la sua prospera floricultura; la cittadina trovava in questa festa un’opportunità sia per celebrare la maternità, sia per promuovere l’industria locale dei fiori. 

L’evento dimostrò come la celebrazione della maternità potesse anche supportare l’economia locale, specialmente in settori legati alla produzione floreale e ornamentale.

L’approvazione della legge e la diffusione della Festa della Mamma in Italia

Il successo dell’evento e l’impulso dato da queste celebrazioni locali portarono alla proposta e successiva approvazione di una legge nazionale. Questa iniziativa portò però ad un dibattito in Senato e tra i senatori c’era chi riteneva inopportuno che sentimenti così intimi potessero essere oggetto di una norma di legge, temevano che questa festa si tramutasse in una sorta di fiera delle vanità.

Nonostante questa iniziale riluttanza, nel 1958, il Parlamento Italiano approvò la legge che ufficializzò la Festa della Mamma, stabilendo che fosse celebrata ogni seconda domenica di maggio. 

La legge non solo sanciva la festività, ma offriva anche un’opportunità per stimolare economicamente le comunità locali attraverso l’acquisto di fiori e regali. Fu festeggiata per la prima volta l’8 di maggio in occasione della commemorazione della Madonna del Rosario di Pompei.

Impatto commerciale della ricorrenza

La promozione della Festa della Mamma da parte di Zaccari e Pallanca aveva chiaramente un doppio obiettivo: valorizzare il ruolo delle madri nella società e incentivare l’economia locale. Con Bordighera al centro della produzione floreale, la festa diventava un veicolo per promuovere questo settore. Le azalee e altri fiori, spesso acquistati come regali per le mamme, hanno visto un incremento delle vendite in occasione di questa festa, sostenendo gli agricoltori e i commercianti locali.

L’iniziativa di Bordighera ha fatto da catalizzatore che ha aiutato a trasformare una celebrazione emotiva e personale in un evento di significativa importanza economica e culturale a livello nazionale.

Significato e celebrazione

In Italia, come altrove, la Festa della Mamma è un’occasione per esprimere gratitudine e amore nei confronti delle madri. È tradizione fare regali come fiori (soprattutto le azalee, simbolo di felicità, che inoltre contribuiscono a raccolte fondi per la ricerca e il sostegno di progetti sociali), dolci, e piccoli doni personalizzati. È anche comune che i bambini preparino regali fatti a mano a scuola e scrivano poesie o lettere per esprimere il loro affetto.

Oltre all’aspetto emotivo e personale, la Festa della Mamma in Italia ha anche un impatto culturale e sociale significativo. Essa riflette il forte valore che la cultura italiana ripone nella famiglia. La madre è il pilastro della vita familiare, un ruolo sottolineato non solo nella vita quotidiana ma anche in numerosi aspetti della cultura italiana, inclusi cinema, letteratura e arte. La madre è quella che si fa letteralmente in quattro per il bene dei propri figli anche quando le avversità della vita sembrano remare irrimediabilmente contro.

Critiche e commercializzazione della Festa

Come nel resto del mondo, anche in Italia la Festa della Mamma non è esente da critiche legate all’eccessiva commercializzazione . Alcuni sostengono che l’essenza della festa si sia allontanata dai suoi intenti originali, trasformandosi in un’occasione per stimolare consumi più che per celebrare il vero significato della maternità e del legame tra madre e figli.

Anche se la commercializzazione ha influenzato questa festività, molti di noi continuano a viverla come un momento speciale per riconoscere e onorare la propria mamma, insomma si prova anche una certa nostalgia per certi ricordi da bambino, quando a scuola preparavamo disegni e poesie dedicati alle nostre mamme.

La mamma è sempre la mamma!