Home Animali Il gatto nero porta sfortuna: come nasce questa convinzione?

Il gatto nero porta sfortuna: come nasce questa convinzione?

0
il-gatto-nero-porta-sfortuna-come-nasce-la-convinzione
Foto di Claudia da Pixabay

Il gatto nero porta sfortuna! Quante volte lo abbiamo sentito dire. La credenza che il gatto nero porti sfortuna è un’antica superstizione che ha radici in diverse culture e mitologie. Si diffuse in particolare durante il periodo dell’Inquisizione europea. Di conseguenza i gatti neri vengono da secoli associati alla stregoneria e al diavolo, a eventi negativi e sfortunati.

Il gatto nero porta sfortuna: come si è diffusa questa insensata paura?

Oggi siamo ovviamente consapevoli del fatto che non ci sia nulla da temere, e che non vi sia alcun fondamento razionale nella paura dei gatti neri, ma ciononostante questa credenza tiene banco e dura da secoli.

All’epoca del massimo splendore della civiltà egiziana intorno al 3000 a.C. il gatto era una animale venerato, ed ucciderne uno equivaleva ad un gravissimo crimine. Ma quando la stregoneria si diffuse in Europa, ogni sentimento di benevolenza verso questi animali andò letteralmente a farsi friggere!

Quando pensiamo ad un gatto nero, il Bombay è sicuramente il primo che ci viene in mente, o ancora il gatto Salem di Sabrina Vita da Strega. Ma spesso anche nell’ambito delle razze Europee possono nascere dei gatti neri, grazie ai vari incroci. Spesso i gatti neri hanno anche gli occhi gialli, il che è dovuto all’alto contenuto di pigmenti di melanina nei loro corpi.

Come mai si crede che portino sfortuna

Questa interconnessione ha origini lontane e pare che risalga addirittura al XIII secolo. Nel medioevo i gatti venivano associati al diavolo.

L’impostazione più accreditata ci descrive una convinzione cosi persistente, tanto che i poveri felini vennero catturati e uccisi nel corso della pandemia di peste nera intorno al 1348 d.C.. A dispetto di questa truculenta mattanza, la peste peggiorò poiché spesso di diffondeva attraverso i roditori. Insomma veramente un’idea eccellente far fuori i gatti!

I gatti neri erano i preferiti dalle streghe

Quelle signore non erano streghe, piuttosto donne emarginate rispetto alla società del tempo, poiché in odore di stregoneria. Cosi nel XVI secolo le stesse sceglievano i gatti neri (randagi) come compagni di vita ed è lì che anche questi vennero additati come porta sfortuna e convolti nella proverbiale caccia alle streghe.

Ma l’ignoranza medievale, era tale per cui si era convinti che le streghe potessero trasformarsi in gatti neri per compiere i loro malefici. Nel folklore europeo, i gatti neri erano spesso considerati creature malvagie o familiari delle streghe.

Questa credenza varcò l’oceano ed arrivò fino in America. Negli USA la cittadina di Salem diventò il fulcro dei processi alle streghe. Salem era un villaggio popolato dai pellegrini puritani ultra-devoti alla Bibbia. Se poi aggiungiamo la loro paura del diavolo così intrisa di credenze medievali, la frittata è fatta!

La gente credeva che anche i gatti neri fossero parte della vita delle streghe e come tali dovevano essere perseguitati.

Il gatto nero nel folklore scozzese

Nel folklore scozzese c’è una fata conosciuta come Cat Sìth, un gigantesco gatto nero con una piccola macchia bianca sul petto.

Si credeva che Cat Sìth avesse la capacità di rubare l’anima di una persona morta prima che gli dei potessero reclamarla. Questa convinzione ha portato alla creazione di orologi notturni e diurni chiamati Late Wake che servivano a proteggere i corpi prima che venissero sepolti.

Gli scozzesi hanno anche utilizzato metodi pratici e collaudati come usare l’erba gatta e saltellare di continuo per spaventare i potenziali ladri di anime inviati da Cat Sìth.

E in Italia?

Esistono molte credenze legate ai movimenti dei gatti. In molti dei Paesi europei, tra cui l’Italia, i felini sono ancora visti come porta sfortuna. È di cattivo auspicio infatti quando un gatto nero attraversa la tua strada. Nella tradizione occidentale il gatto nero porta sfortuna è diventato un classico, anche nelle decorazioni di Halloween.

Tuttavia i tedeschi, come da copione, pare abbiano tecnicizzato questa leggenda del gatto nero che attraversa la strada. In Germania infatti si crede che un gatto che attraversa da destra a sinistra corrisponda ad una cattiva notizia, mentre se si sposta da sinistra a destra non vi è nulla da temere.

I pirati credevano che i movimenti del gatto avrebbero potuto portare sfortuna o fortuna alla propria imbarcazione. Se un gatto neri si muove verso di te, allora la sfortuna è in arrivo ma se si allontana da te significa che sono in arrivo ottime notizie. Se un gatto nero camminava sul ponte di una nave per poi andarsene, la nave sarebbe affondata alla sua prossima uscita.

Ma in alcune leggende i gatti neri portano fortuna

Sembra che l’influenza degli egiziani e il loro amore per i gatti, siano rimasti in alcune culture europee. Infatti secondo alcune leggende, i gatti neri portano fortuna. Come accade in alcune parti della Gran Bretagna. La fede nel potere dei gatti neri è così forte che vengono ancora donati alle spose nelle Midlands inglesi per benedire le nuove nozze.

I marinai e le loro mogli credevano allo stesso modo nel potere portafortuna del gatto nero, i pescatori lo tenevano sempre con sé a bordo, mentre le loro donne tenevano i gatti neri a casa per una doppia dose di fortuna.

In conclusione

I gatti neri sono semplicemente gatti comuni con un mantello nero e non sono diversi da qualsiasi altro gatto in termini di comportamento o natura. È importante smettere di perpetuare tali credenze superstiziose che possono portare alla discriminazione e al trattamento ingiusto degli animali. I gatti neri meritano amore e cura esattamente come tutti gli altri gatti.