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Postumi di una sbornia: sudare serve davvero?

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Foto di Social Butterfly da Pixabay

I postumi di una sbornia, noti anche come hangover, sono effetti spiacevoli che si verificano dopo un’eccessiva assunzione di alcol. Ieri vi siete dati alla pazza gioia ed è stato fantastico, ma oggi tra mal di testa, nausea, affaticamento, sensibilità alla luce, al suono e vertigini il mondo sembra cadervi addosso? 

Può sembrare che il corpo stia dicendo “ti odio“, ma in realtà quel malessere che ti accompagnerà tutto il giorno dopo, è il risultato della disidratazione, dell’irritazione dello stomaco e degli effetti negativi che l’alcol ha sul sistema nervoso.

Sudare per scacciare i postumi di una sbornia e altri metodi improbabili

Tra i primi a sperimentare l’hangover, i simpatici abitanti della Mesopotamia, produttori e tracannatori di farina d’orzo fermentata, aka Birra. 

E la birra ha una storia antica quanto i scientificamente discutibili metodi per sopperire ai postumi di una sbornia. Tra i più noti, mangiare un sacco di cibi grassi per assorbire l’alcol e dare sollievo allo stomaco. Oppure metodi di prevenzione, come bere solo birra o liquori nella stessa serata, ma mai entrambi. E ovviamente il classicone per eccellenza, ovvero svegliarsi con uno shottino di quella roba che ti ha quasi ucciso.

Per non parlare del classico amico che dal bar corre fino a casa perchè è certo che sudare per bene sia il metodo migliore per eliminare le tossine che causano i postumi di una sbornia. 

Non solo il tuo amico ha assolutamente torto, ma potrebbe anche correre il rischio di una grave disidratazione o peggiori conseguenze!

Come tutti i miti sui postumi di una sbornia, il rimedio della sudorazione ha un fondo di verità

Il corpo elimina l’alcol in due modi. Il primo è attraverso l’urina, il respiro e il sudore. Quindi sarebbe logico che se sudi di più, più alcol eliminerai e più velocemente. 

Ma questa impostazione ignora completamente il secondo modo in cui il corpo si libera dell’alcol, ovvero attraverso un processo chiamato ossidazione del fegato. Gli studiosi ritengono che oltre il 90% dell’alcol viene ossidato dal fegato e meno del 10% viene espulso attraverso la perdita di acqua attraverso l’urina, il respiro e il sudore. Inoltre come si legge sul sito del Ministero della Salute:

L’alcol assorbito passa quindi nel sangue e dal sangue al fegato, che ha il compito di distruggerlo tramite un enzima chiamato alcol-deidrogenasi. Soltanto quando il fegato ha assolto del tutto a questa funzione la concentrazione dell’alcol nel sangue risulta azzerata. Il processo di smaltimento richiede tuttavia un tempo legato alle condizioni fisiologiche individuali.

L’ossidazione del fegato è un processo biologico che coinvolge il metabolismo e la trasformazione delle sostanze chimiche nel fegato. Il fegato è un organo chiave nel sistema di disintossicazione del corpo, ed è responsabile di convertire le sostanze chimiche, compresi farmaci, tossine e alcuni nutrienti, in forme più facilmente eliminabili o utilizzabili dal corpo.

L’ossidazione è un tipo di reazione chimica in cui un composto chimico cede elettroni ad un altro. Nel contesto del fegato, l’ossidazione spesso coinvolge enzimi specifici che aggiungono gruppi ossidrilici (ossigeno e idrogeno) alle molecole bersaglio, rendendole più solubili in acqua e quindi più facilmente escretabili attraverso l’urina o la bile.

Un esempio noto di ossidazione nel fegato è il metabolismo degli alcolici. L’alcool etilico (etanolo), che è presente nelle bevande alcoliche, viene metabolizzato nel fegato attraverso una serie di reazioni chimiche, tra cui l’ossidazione, che lo trasformano in sostanze più inoffensive come l’acido acetico. Tuttavia, durante questo processo, si formano anche intermedi reattivi che possono essere dannosi per le cellule del fegato, specialmente se consumati in eccesso e in modo cronico, contribuendo così a danni epatici.

L’ossidazione nel fegato è una parte essenziale del metabolismo e della disintossicazione del corpo, ma può diventare problematica in caso di sovraccarico dovuto a sostanze tossiche o a un consumo eccessivo di alcol. In queste situazioni, possono verificarsi danni epatici, e la capacità del fegato di svolgere le sue funzioni può essere compromessa.

Sudare e il metodo migliore?

Sudare tanto in realtà puo permettere di eliminare un sorso molto piccolo di ciò che si è bevuto. Quindi il rimedio del sudore non è molto efficace e l’alcol in sé non è la causa di molti dei sintomi dell’hangover. E considerato che oltre il 90 per cento dell’alcol viene processato nel fegato, quella piccola parte che lascia il corpo attraverso il sudore, non ridurrebbe in modo significativo i livelli complessivi di acetaldeide.

Se con l’ossidazione dell’alcol nel fegato si innesca un processo chimico attraverso il quale le molecole di etanolo vengono prima scomposte e convertite in acido acetico e infine in anidride carbonica e acqua innocue, nel corso di questo processo benefico c’è però una brutta fase intermedia. Quando l’etanolo viene scomposto per la prima volta, viene convertito in un composto organico chiamato acetaldeide, tossico per il corpo.

Se bevi lentamente e con moderazione, il fegato può elaborare l’equivalente di un drink (14 grammi circa all’ora) senza accumulare livelli tossici di acetaldeide nel sangue. Ma se si beve troppo alcol e lo si fa troppo velocemente, la concentrazione di acetaldeide tossica scatenerà tutta una serie di conseguenze spiacevoli, tra cui: sudorazione, pella arrossata, mal di testa, secchezza delle fauci e nausea.

Cosa succede al tuo corpo?

Il corpo in pratica non ha il tempo di metabolizzare tutto l’alcol abbastanza velocemente. Molte ore dopo, la piacevole sensazione di leggerezza sarà svanita e resterà solo quella brutta sensazione che tutti o quasi almeno una volta nella vita abbiamo provato.

L’alcol è un diuretico naturale, spinge i reni a produrre più urina, il che spiega perché vai in bagno molto più spesso quando bevi birra, rispetto a quando bevi un succo di frutta o una coca.

Inoltre la temperatura corporea aumenta, aumentando la sudorazione. Dopo una serata passata a sbronzarsi il corpo perde molti liquidi e la conseguenza più ovvia è la disidratazione, ovvero la causa principale di molti dei classici sintomi dei postumi di una sbornia, come la secchezza delle fauci, mal di testa e letargia.

Correre da sbronzi per sudare via l’alcol insomma non è una buona idea, oltre a rischiare di rimediare una caduta rovinosa, la disidratazione potrebbe portare nel peggiore dei casi al coma e al collasso degli organi, mettendo anche repentaglio la vita di un individuo.

Per prevenire i postumi di una sbornia è meglio evitare di sudare, in altre parole è meglio restare ben idratati alternando le bevande alcoliche (evitando i mix) con dell’acqua. Questo non solo permette di restare idratati ma anche di permettere al tuo corpo di avere il tempo di elaborare naturalmente l’alcol prima del cicchetto successivo. La sbornia è sempre proporzionale alle quantità di alcol ingerite, ma per fortuna esistono alcuni validi metodi per affrontare gli effetti del giorno dopo


DISCLAIMER: Questo articolo non è stato scritto da un medico. In caso di dubbi di natura medica, si prega di rivolgersi al proprio medico di famiglia. Il presente articolo è correlato di fonti. Se bevi, fallo reponsabilmente!