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Il rumore di chi mastica ti manda fuori di testa?

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Il rumore di chi mastica ti fa perdere le staffe? È una questione più comune di quanto si tenda ad immaginare. Si tratta di un disturbo per il quale il rumore di chi mastica può risultare insopportabile spingendo alcune persone a reagire in maniera imprevedibile.  

Le reazioni possono andare dall’allontanamento improvviso agli scatti d’ira che potrebbero sfociare in reazioni violente. Quando si verificano queste reazioni ci troviamo davanti ad un disturbo che gli scienziati chiamano misofonia. Se ti capita di infastidirti perché qualcuno accanto a te sta masticando un chewingum non fasciarti la testa, non soffri di misofonia o almeno non è detta l’ultima parola.

Chi soffre di misofonia vive uno stato di forte angoscia e stress quando sente il rumore di chi mastica. Chi soffre di questa condizione ha una bassissima tolleranza a determinati suoni e ciò comporta ansia, disgusto desiderio di scappare via rispetto a dove ci si trova e/o aggredire fisicamente il malcapitato di turno.

Origine neurologica della misofonia

La misofonia ha un’origine neurologica e lo conferma lo studio apparso sulla rivista Journal of Neuroscience. Misofonia significa letteralmente odio per i suoni, ed è considerato un disturbo nell’elaborazione delle emozioni sonore.

Il semplice rumore di chi mastica causa risposte negative, ma non solo anche il suono di chi respira o deglutisce può innescare questo disagio che in caso di misofonia rende difficile se non impossibile stare in mezzo agli altri.

La misofonia può essere innescata anche da stimoli visivi

Ad un confronto tramite risonanza magnetica funzionale tra soggetti che non soffrono di misofonia e soggetti che ne risultano affetti è emerso che quando questi ultimi sentono un suono fastidioso si attiva una comunicazione anormale fra corteccia uditiva e le aree che controllano le funzioni motorie del volto della bocca e della gola.

Una dinamica simile è stata riscontrata tra la corteccia visiva e quella motoria confermando che la misofonia può essere innescata nono solo da stimoli sonori ma anche visivi. Secondo il dottor Sukhbinder Kumar si attiva un meccanismo chiamato sistema specchio che aiuta a elaborare i movimenti fatti da altri individui e che attivano il nostro cervello in modo simile, proprio come se fossimo noi stessi a fare quel movimento.

“Pensiamo che nelle persone con misofonia l’iperattivazione involontaria del sistema dello specchio porti a una sorta di sensazione per la quale i suoni prodotti da altre persone si intromettano nei loro corpi, al di fuori del loro controllo”.

Imitare il rumore di chi mastica per ristabilire il controllo

Secondo il dottor Kumar alcune persone possono ridurre i loro sintomi imitando l’azione del suono che li infastidisce, il che potrebbe ristabilire una sorta di senso di controllo nell’individuo. Questa consapevolezza potrà sicuramente aiutare gli studiosi a sviluppare nuove terapie per la misofonia.

Sebbene gli studi di neuroimaging abbiano identificato una rete cerebrale alla base della misofonia, la domanda sul perché tali suoni innocui causino angoscia e iperattività delle regioni cerebrali rimane un quesito senza risposta. Tuttavia le terapie per il trattamento della misofonia dovrebbero prendere in considerazione l’area motoria del cervello, il sistema dei neuroni specchio potrebbe essere addestrato in modo da interrompere la connessione fra suoni-innesco e reazioni.