Ambientato nel futuro, Elbrus è il nuovo romanzo di Giuseppe Di Clemente e Marco Capocasa casa editrice Armando Curcio Editore. Un romanzo che mette in primo piano gli effetti devastanti del riscaldamento globale. Ambientato in uno scenario “apocalittico” ci troviamo nell’anno 2113, i cambiamenti climatici hanno portato il pianeta al collasso e il problema del riscaldamento globale ha condotto verso nuovi equilibri di carattere geopolitico.
Elbrus: il problema del sovrappopolamento e della scarsità di risorse
Ma un problema più grande si fa strada e riguarda la scarsità di risorse che permettano al genere umano di sopravvivere. Un problema accentuato e portato allo stremo dalle migrazioni verso i paesi definiti non più freddi e dal sovrappopolamento.
Anche l’esplorazione spaziale ha fallito nel suo obiettivo primario, quello di fondare colonie autosufficienti su altri pianeti, dove l’uomo possa stabilirsi ed emanciparsi. Gli ostacoli non sono solo di carattere tecnologico ma anche e soprattutto relativi alla natura della specie umana.
Tre destini che si intrecciano
La soluzione però è molto più vicina di quello che si creda e proviene da un altro sistema solare. Decine di anni più tardi un messaggio proveniente dalle profondità siderali di un altro sistema solare risveglierà il Viaggiatore e con lui tutti i suoi simili. In Elbrus tre destini si intrecciano quello dello stilista estone Andrus Solokov, del professore universitario e genetista David Dunn e di una astronave di alieni colpita da dei meteoriti e che tenterà di salvarsi inviando una richiesta di aiuto al pianeta più vicino.
Elbrus ha il pregio di farci riflettere su come l’uomo potrà oggi lenire gli effetti del riscaldamento globale, prima che gli stessi raggiungano la gravità entro la quale è ambientato questo romanzo..
Una piacevole novità nel panorama letterario italiano, un libro da non perdere per tutti gli amanti del mistero e della fantascienza che lascia al lettore la giusta dose di suspense, tra eventi e scoperte scentifiche suggestive all’insegna dell’annoso contrasto tra scienza ed etica.
