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Nuove regole per gli influencer: effetto Pandoro Gate?

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Immagine generata con AI

Le nuove regole per gli influencer potrebbero essere un effetto dovuto al Pandoro Gate, lo scandalo che ha coinvolto la persona e il brand Chiara Ferragni. Ne abbiamo parlato pochi giorni dopo la vicenda, esprimendo alcuni concetti a nostro avviso fondamentali

Ora l’influencer è indagata per truffa aggravata e ha già messo al lavoro il suo team di legali. La notizia tiene banco da svariate settimane, proprio perché chi ha 30 milioni di follower ha una risonanza sociale molto ampia, ogni volta che parla, ogni volta che posta qualsiasi contenuto e ogni piccola azione ha dei risvolti, sociali, talvolta politici, e soprattutto economici. Dunque non ci dovrebbe stupire la longevità della tematica sui media mainstream.

Nuove regole per gli influencer: il punto di Agcom 

I più maliziosi penserebbero che queste misure possano essere frutto del Pandoro Gate ma l’AGCOM stava lavorando già da tempo alle nuove regole per gli influencer, il pandoro gate ha fornito il clima giusto per introdurre nuove specifiche che andranno a regolare l’attività degli e delle influencer, ma specialmente dei protagonisti del web che hanno almeno 1 milione di follower, i cui contenuti abbiano ottenuto un livello di engagement rate medio, ovvero coinvolgimento pari al 2%. In pratica per gli influencer varranno le stesse regole dell’editoria, che sono contenute nel Testo Unico sui servizi di media audiovisivi. 

Con le nuove regole per gli influencer, in caso di contenuti in cui vengono inseriti dei prodotti, saranno obbligati a rendere riconoscibile la natura promozionale del contenuto in modo da non suscitare alcun dubbio. Si pensi al più classico messaggio promozionale in sovraimpressione. Un messaggio che dovrà essere prontamente e immediatamente riconoscibile.

Anche i contenuti creati in occasione di aperitivi, pranzi e cene nei locali devono apparire come messaggio promozionale, ma solo quando viene raccomandato un locale, inoltre non sarà possibile camuffare i racconti quotidiani nascondendo la pubblicazione di uno o più prodotti prescidendo dal messaggio promozionale.

Agcom ha ritenuto opportuno portare avanti questo provvedimento 

Un provvedimento opportuno considerata la crescente attività di queste figure professionali che si stanno affermando già da qualche anno.

Soggetti che creano, producono e diffondono al pubblico contenuti audiovisivi, sui quali esercitano responsabilità editoriale, tramite piattaforme per la condivisione di video e social media

Verranno inoltre impostate nuove linee guida attraverso un tavolo tecnico che stabilirà ulteriori misure  che i protagonisti del web dovranno rispettare, nonché sistemi di trasparenza e riconoscibilità degli influencer che dovranno essere facilmente individuabili e contattabili

Ma al tavolo aderiranno anche gli intermediari, ovvero coloro che curano i rapporti tra gli influencer e le aziende, PR e agenzie di comunicazione. E’ così che l’Agcom ritiene di poter garantire un maggiore rispetto delle regole.  

Le nuove regole per gli influencer comprenderanno tutte le comunicazioni che ricadono nell’ambito delle normative in tema di comunicazioni commerciali, tutela dei diritti fondamentali della persona, dei minori e dei valori dello sport. 

In questi casi, l’autorità provvederà in prima battuta con dei richiami per l’adeguamento del contenuto, oppure imponendo la rimozione dello stesso, prima di procedere con le sanzioni. 

Influencer come media audiovisivi 

In altre parole gli influencer vengono di fatto equiparati ai media audiovisivi, possono quindi essere soggetti a sanzioni fino a 250mila euro e da 30mila a 600mila euro nel caso dei minori. Con le nuove regole per gli influencer verranno banditi i contenuti che promuovono alcol, gambling e prodotti contenenti nicotina.

Più che di una stretta dovuta al pandoro gate, i tempi sono maturi per regolare un mestiere che richiede trasparenza, rispetto e buon senso

I principi di trasparenza, rispetto e buon senso da condividere con gli stessi creator in un apposito tavolo tecnico e faranno bene a tutti, a partire dai tanti giovani che hanno trovato nei social un modo sano e creativo per lavorare.

Massimiliano Capitanio commissario Agcom