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Scandalo Ferragni: il problema siamo noi!

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Screenshot Video Ferragni Instagram

Lo scandalo Ferragni è sulla bocca di tutti, dalle TV ai giornali, per strada, nelle case e nei bar è tutto un gran cicaleccio circa la vicenda che l’ha vista protagonista in negativo fino a beccarsi la sanzione dell’antitrust. Più passano le ore più emergono nuove accuse che hanno fatto drizzare le orecchie anche ai PM di Milano.

Non certo di minore impatto per la signora Ferragni, la shitstorm mediatica che ne è seguita con la perdita di migliaia di followers. Una situazione che lascerà strascichi, lungi dal far vivere ai Ferragnez un sereno Natale

Il problema siamo noi!

Il problema è si dovuto alle odierne dinamiche social, dinamiche che ci hanno fagocitato e completamente inebetito, ma il problema siamo noi quando pendiamo dalle labbra di questa gente, che dispensa messaggi morali da chissà quale pulpito. Lo stesso pulpito da cui si denunciava la cattiva beneficenza degli altri.

Contenuti generati non solo per farti acquistare, ma per trasformarti in qualcosa che probabilmente non sei; o ancora farti le paternali sui cambiamenti climatici, sulla povertà, sull’uso delle mascherine (l’ex Presidente del Consiglio Conte chiese esplicitamente il loro aiuto nel 2020) e su tutto ciò che è bene, secondo la visione riccamente ed eticamente trendy!

Sono oggetti del marketing più spregiudicato e che qualcuno oserebbe chiamare, senza alcun biasimo, marchette. 

Ma il punto non è questo! Siamo circondati da marchette più o meno esplicite, il punto sta nell’inganno, ed è chiaro che quando la gente si sente ingannata si incazza! 

A pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina

Così tanto da accorgersi che anche le scuse costruite ad hoc dalla Ferragni sono una marchetta o un disperato quanto maldestro tentativo di crisis management del suo team, messo davanti ad un casino di vaste proporzioni. Sarà un caso ma l’outfit scelto per le scuse pare risulti sold out

Siamo noi il problema, quando stiamo col fiato sospeso ad attendere il prossimo post dei Ferragnez, quando siamo feticisti del gossip, quando l’apparenza prende il sopravvento sulla sostanza, quando acquistiamo un pandoro da 9 euro, non per il virtuoso fine della beneficenza ma per mera apparenza, perché dobbiamo mostrarlo al mondo intero quanto siamo fichi e trendy. Così di tendenza da acquistare una bottiglietta d’acqua da 8 euro!

I consumatori sono stati ingannati? 

Si! Ma a qualcuno di fare beneficenza non importava proprio, il must del momento era essere parte di qualcosa, parte di quel mondo, mettendo in mostra il proprio faccione sorridente su instagram, con il pandoro brandizzato e la polverina rosa, per apparire e sentirsi seppur per un momento, parte di quel mondo pseudo fatato che ha creato per sé, con l’intento di farcelo bramare! 

Pensiamoci bene, ci sono modi per fare beneficenza ben più efficaci che dare i propri soldi ad una milionaria affinchè la faccia. 

Ci sono le Onlus, le parrocchie che raccolgono generi alimentari per i meno fortunati, perché ad oggi, cari fans della Ferragni, pur essendo in Italia alle soglie del 2024 c’è chi non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena.

Volete fare beneficenza? Iniziate a farlo nel quotidiano e non a Natale perchè la Ferragni vi fa percepire che è trendy. Altrimenti siete solo dei poser che non hanno diritto di piangere! 

A Natale siamo tutti più pirla e smaniosi di apparire

E non è vero che a Natale siamo tutti più buoni, siamo solo tutti un po’ più pirla e assuefatti dalla pioggia dorata di prodotti e iniziative che ci vengono tirati addosso. 

Ed è quasi superfluo dire che dobbiamo imparare a distinguere una pioggia dorata da una busta di piscio!

Precedenti “storici”

Mi ricordo di quella ragazza Malika Chalhy che venne cacciata via dai genitori perchè lesbica. Mi ricordo quel crowdfunding per tirare su un po ‘di denaro per aiutarla a farsi una nuova vita. 

Il popolo del web sulla spinta emotiva del dibattito sul DDL Zan si commosse e donò, fino a scoprire che dopo aver raccolto una cifra consistente, la signora Malika decise di comprarsi uno degli ultimi modelli di Mercedes. Shitstorm immediata fu!

E ormai chiaro quanto il mondo dei Ferragnez sia lontano dalla nostra quotidianità e quanto abbia contribuito a creare aspettative esagerate in ognuno di noi! Perché quel mondo non è alla portata di tutti se non nasci già con la camicia!

Il problema è molto più grande del consumatore ingannato

Queste dinamiche che si ripetono tra pandori, uova di Pasqua e crowdfunding di varia natura hanno gettato fumo negli occhi delle persone. Ma ad oggi, accorgersi che la beneficenza tirata alla “plebe” da una Lamborghini è un qualcosa di ripugnante, è già un buon inizio! 

Una società migliore è questione di scelte quotidiane!