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Gotico Americano: un romanzo tra fiction e cronaca

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Gotico Americano è il primo romanzo dell’autrice Anna Farinelli.

Si tratta di un romanzo a metà strada tra fiction e cronaca.  Come si legge nella prefazione dell’intervista all’autrice su Il Libraio, il romanzo esplora le paure e le convenzioni della cultura occidentale.

La protagonista Bruna è una docente che insegna Scienze Politiche in un College di New York (proprio come la sua autrice Anna Farinelli insegnante al Baruch College della City University of New York).

Bruna è italiana ma emigrata in America, è sposata con Tom, un uomo che non riesce ad essere né uomo né padre, perchè imprigionato nel ruolo di figlio, la cui vita è determinata e influenzata da genitori apparentemente colti, ma profondamente bigotti, razzisti e legati alle apparenze.

I personaggi di Gotico Americano

I figli di Tom e Bruna si chiamano Minerva e Mario. La prima, sensibile e protettiva, il secondo ha una disforia di genere: si sente una femmina.

Questa condizione lo porterà a dover combattere contro i pregiudizi dei compagni, ma anche degli adulti, compresi alcuni suoi familiari.

Poi c’è Yunus afroamericano, universitario, allievo di Bruna, lo stesso con con cui la donna allaccia una relazione clandestina intensa e ricca di significato. Ma Yunus è musulmano, ha vent’anni meno di lei e Bruna rimane incinta.

Gotico Americano: un romanzo politicamente scorretto 

Un romanzo “gotico” come dice il titolo, politicamente scorretto, ma sincero e reale.

Descrive la società americana, ma fondamentalmente potrebbe assomigliare anche a quella italiana, nella quale l’appartenenza ad una minoranza spesso costringe ad avvicinarsi ai propri simili, alle persone che condividono simili vicissitudini ed esperienze, esasperando talvolta alcune credenze pur di trovare un “nemico comune” da combattere.

“Ho imparato che la mia libertà non finisce semplicemente dove inizia quella di un altro. La mia libertà non può neppure iniziare se coloro che mi stanno intorno non sono liberi. Pertanto la libertà degli altri è anche mia responsabilità”.