Chi era Attilio Manca? Un eroe contemporaneo, questo è stato il giovane urologo che si rifiutò di operare Bernardo Provenzano nel suo bunker. Fu trovato morto a soli 34 anni nella sua casa di Viterbo, nell’ormai lontano 2004.
Il suo omicidio venne archiviato come suicidio, nonostante le evidenze conducessero verso altre direzioni.
Nel sangue del ragazzo furono rivenute tracce di alcol, droga e barbiturici. Il caso venne liquidato dalla cronaca locale come morte per overdose, per poi venire archiviato come suicidio dalla procura di Viterbo.
I genitori di Attilio Manca non credono alla ricostruzione
I genitori conoscono bene il proprio figlio e non credono ad una sola parola di una ricostruzione che fa acqua da tutte le parti. Iniziano così una nuova battaglia. La loro ragione di vita era quella di far riaprire il caso e scoprire la verità su quello che consideravano a tutti gli effetti l’omicidio del loro ragazzo.
Come si legge su Il Fatto Quotidiano il caso arrivò sulla scrivania del procuratore capo Alberto Pazienti appena insediatosi, reduce da una conferenza stampa in cui veniva confermata con forza la ricostruzione ufficiale.
Domande a cui non sono mai seguite risposte concrete. Ma pochi giorni fa la conferma, Attilio Manca è stato ucciso dalla mafia.
Non un suicidio ma un vero e proprio omicidio di mafia
In contrasto con le versioni precedenti c’è che Attilio Manca era mancino e la siringa era stata impugnata con una mano destra. Ma i due buchi erano localizzati sul braccio sinistro. Nel 2014 nel corso della Trasmissione Servizio Pubblico emergono altri particolari circa i segni di una possibile colluttazione. Inoltre sulle siringhe trovate non risultò alcuna impronta digitale di Attilio Manca.
A giugno del 2022 è stata resa nota una intercettazione telefonica avvenuta nel 2003 nella quale alcuni sodali di Provenzano parlavano di: far fare la doccia al dottore…
Omicidio Attilio Manca: le conclusioni della Commissione Antimafia
Quel dottore era proprio Attilio Manca l’urologo che si rifiutò di operare il boss di cosa nostra affetto da tumore alla prostata. Attilio Manca pagò con la vita quel rifiuto e dopo quasi 20 anni di battaglie e notti insonni, i genitori del ragazzo vedono emergere la verità sul brutale assassinio. La Commissione Antimafia è giunta a delle conclusioni:
Pubblichiamo l’ultimo stralcio delle osservazioni conclusive di 135 pagine, disponibile sul sito istituzionale del Parlamento.
L’uccisione del giovane urologo è omicidio di mafia dovuto molto probabilmente ad attriti con l’ex padrino di cosa nostra Bernardo Provenzano.
Attilio Manca verrà ricordato da tutti come un eroe, una persona coraggiosa che non si è piegata a questo oscuro e nefasto potere.