Il primo computer al mondo ha compiuto 70 anni. È senza alcun dubbio la macchina che più di tutte ha rivoluzionato il nostro modo di vivere, di lavorare e analizzare grandi quantità di dati. Oggi i notebook pesano addirittura pochi grammi, hanno prezzi accessibili piò o meno a tutti, sono versatili e possono essere usati sia per lavoro che per svago. Il primo computer invece pesava 13 tonnellate e aveva l’aspetto di un armadio. Il suo prezzo si aggirava intorno ai 1,25 e 1,50 milioni di dollari, non proprio un nice price.
Il primo computer e il baby boom
Il suo nome era UNIVAC 1 ed è considerato il primo computer commerciale della storia consegnato dagli ingegneri J. Presper Eckert e John Mauchly allo United States Census Bureau il 31 marzo del 1951. Nacque per monitorare il baby boom, ovvero l’aumento demografico verificatosi negli States all’inizio degli anni cinquanta.
Per la prima volta il computer veniva utilizzato per l’elaborazione di dati. In precedenza veniva usato per calcoli matematici complessi ed equazioni. Uno strumento geniale che il NY Times ribattezzò prontamente Genio Matematico. Alto 2,43 m era capace di registrare e classificare un cittadino in base a: sesso, stato civile, istruzione, residenza, e altre informazioni in un sesto di secondo.
UNIVAC e la vittoria di Eisenhower
UNIVAC portò agli scienziati grandi soddisfazioni e diventò al contempo sinonimo di computer, un merito conquistato grazie a importanti svolte. Era il 4 novembre del 1952 e per la prima volta nella storia un computer riuscì a prevedere la vittoria del presidente Eisenhower con un margine di errore di solo 1%.
Da quel momento in poi gli americani capirono l’importanza di questa innovazione tecnologica. Poco tempo dopo la US Army Ordinance Department affidò un altro ambizioso progetto a Presper Eckert e John Mauchly che diedero vita ad un altro modello chiamato ENIAC, il primo computer elettronico general purpose della storia; venne utilizzato per risolvere i problemi di calcolo delle curve balistiche dei proiettili.
Pariamo di un vero e proprio colosso che occupava 180 mq con un peso di 30 tonnellate e un consumo esagerato, 150 kilowatt, non a caso quando venne messo in funzione la prima volta causò il blackout del quartiere ovest di Philadelphia. Una curiosità, la parola inglese brainiac ovvero cervellone, nacque proprio grazie a ENIAC.
Nel mondo digitalizzato la complessità dei dati da gestire è maggiore
Nel mondo digitalizzato la mole di dati da gestire è assolutamente più complessa e maggiore rispetto al passato, e i software riescono a gestire dati in maniera sempre più organizzata, rapida e sicura, ne sa qualcosa Stefano Musso, CEO di Primeur, multinazionale italiana specializzata in Data Integration.
Una gestione migliore dei dati vuol dire un maggiore incremento della produttività, del time to market e del servizio complessivo di un’azienda, oltre a permettere di prendere scelte più precise e rapide a livello di business management.
In periodo di pandemia le vendite dei computer hanno subito un incremento
Oggi le vendite dei computer stanno andando alla grande e secondo il Financial Times i pc venduti in tempo di pandemia sono aumentati del 5% nel 2020, con 275 milioni di unità vendute in più. Si tratta del dato più significativo da dieci anni a questa parte. Secondo la società di ricerca IDC, sono 303 milioni le unità spedite con una crescita del 13,1% nel 2020, mentre Canalys sostiene che nell’ultimo anno le spedizioni sono cresciute dell’11% raggiungendo 297 milioni di unità.