Home Costume e Società Duetto Battisti-Mina: dopo 51 anni ci lascia ancora a bocca aperta

Duetto Battisti-Mina: dopo 51 anni ci lascia ancora a bocca aperta

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Rai Educational, Pubblico dominio. Wiki Commons.

Il duetto Battisti-Mina che oggi definiremo featuring, è uno di quei momenti di grande musica difficili da dimenticare, anche per chi, come me quegli anni non li ha vissuti, ma che ha comunque apprezzato due giganti della musica italiana. Un momento speciale perché Battisti aveva chiuso con i concerti già nel 1970, mentre Mina optò per la stessa scelta qualche anno più tardi, nel 1978.

Nonostante Battisti dimostrasse da tempo una certa riluttanza ad apparire in TV, questa non fu la sua ultima apparizione, che risale invece al 1980, quando venne convinto da alcuni amici londinesi a partecipare alla tramissione Musik & Gäste in onda sulla emittente svizzera SRF. Eseguì in playback la canzone Amore mio di provincia e Una giornata uggiosa; tuttavia Adnkronos data questa esibizione 1982.

Il duetto Battisti-Mina del 23 aprile 1972 ebbe luogo nel corso della quinta puntata di Teatro 10, varietà della RAI solitamente in onda il sabato sera a partire dalle 21, ma che venne posticipato alla domenica per permettere ai bambini di poter vedere lo sceneggiato sulle avventure di Pinocchio di Luigi Comencini.

Il medley musicale durò in tutto otto minuti e ventitré secondi, minuti di meraviglia in bianco e nero che echeggiano ancora oggi nei cuori e nella mente degli italiani, dopo più di mezzo secolo.

Duetto Battisti-Mina e quel medley costruito da Milano a Roma

A riaccendere i riflettori su questo episodio, il docufilm su Lucio Battisti (Io tu noi, Lucio) disponibile su Netflix, dove vengono intervistati i musicisti protagonisti di quel pezzo di storia. Un medley venuto fuori durante il viaggio verso Roma.

I musicisti, Angelo Salvador (basso), Gianni Dall’Aglio (batteria), Massimo Luca (chitarra acustica), Eugenio Guarraia (chitarra elettrica) e Gabriele Lorenzi (tastiere), ovvero i cinque amici che Battisti affermava di essersi portato dietro da Milano, prima dell’inizio dell’esibizione. In treno non era presente solo Guarraia che viaggiò in auto partendo da Torino.

S’incontrarono il 22 aprile presso la stazione centrale di Milano per prendere il diretto notturno. Alle 23.00 arrivò Battisti che consegnò ai musicisti un semplice foglio di carta con i titoli che avrebbero dovuto concatenare nel medley. La scaletta non era ancora stata definita.

Parla il chitarrista Massimo Luca, come si legge sul sito dell’AGI:

Sul vagone letto, io e Gabriele Lorenzi, il tastierista che nelle immagini televisive dell’esibizione non si vede mai, ci inventammo questo medley (Insieme, Mi ritorni in mente, Il tempo di morire, E penso a te, Io e te da soli, Eppur mi sono scordato di te, Emozioni) che poi andò in onda. Lucio ci diede il suo benestare e andammo a dormire nelle nostre cuccette.

Non ci fu mai una vera e propria prova

Insomma scoprire che questi musicisti non avessero mai fatto una vera prova mi ha lasciato di sasso, nel sentire poi il risultato di quella incredibile performance. Ma è pur vero che stiamo parlando di alcuni tra i musicisti top dell’epoca.

Il duetto Battisti-Mina non venne trasmesso in diretta, ci fu il tempo per una prova sommaria nei camerini insieme ai cantanti ma nulla di più. Il 23 mattina appena scesi da treno, si recarono presso il Teatro delle Vittorie e il featuring venne registrato nel pomeriggio. Provarono il medley nei camerini giusto per organizzarsi per quanto riguardava gli attacchi sui brani.

Nel corso del docufilm su Netflix, Massimo Luca ricorda un episodio, di quando Mina gli passò davanti poco prima dell’esibizione chiedendogli:

Max, allora con gli accordi tutto bene?

De Luca rispose:

Va alla grande!

Ma il chitarrista afferma di aver mentito spudoratamente, anche perché quella nei camerini non poteva certo essere definita una prova. Tuttavia l’esibizione risultò assolutamente perfetta e nonostante un Battisti un po’ emozionato sulle prime battute, fu una delle migliori performance live che siano mai andate in onda in TV.

Quell’esibizione entrò a pieno titolo nella storia musicale del nostro Paese e ricevette il plauso non solo del pubblico ma anche quello dell’orchestra.