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Dormire bene può rinforzare il sistema immunitario

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Dormire bene è importante per la nostra salute. Il sonno gioca infatti un ruolo fondamentale nel rafforzare le difese immunitarie, specie in un periodo in cui ansia e stress influiscono notevolmente sulla qualità del riposo.

I disturbi del sonno sono una realtà e il consumo di integratori che mirano a risolvere il problema è cresciuto notevolmente nell’ultimo anno.

Il mercato farmaceutico ha registrato un calo del 2% per i farmaci etici rispetto al 2019, ma con un aumento per i prodotti di libera vendita.

Gli italiani percepiscono un bisogno di prevenzione sempre maggiore ed è questo ciò che emerge dall’analisi di Isabella Cecchini, Head of Primary Market Research IQVIA presentata all’assemblea di FederSalus.

Dormire bene: cresce la vendita di integratori per favorire sonno e rilassamento

Cresce la vendita di integratori alimentari, specie quelli a base di vitamina C e D nonché prodotti per il sonno. Sonno e rilassamento sono importanti per rafforzare le difese immunitarie e non ci deve stupire dunque che anche il mercato di questi prodotti abbia subito un’impennata.

Inoltre il Covid ha acceso nelle persone un bisogno di sicurezza e prevenzione maggiore rispetto al passato.

I benefici delle melatonina

La pandemia ha generato due fenomeni distinti. Questo è quanto sostiene il Professor Luigi De Gennaro docente di Psicofisiologia del Sonno all’Università La Sapienza di Roma che intervistato da Huffpost ha individuato due fenomeni opposti:

  • L’aumento dei disturbi del sonno che si legano a stati d’ansia, stress e alterazione dei ritmi di vita e abitudini quotidiane.
  • L’effetto benefico per una cerchia ristretta di individui che nel corso del lockdown ha potuto dormire di più rispetto ai ritmi di vita pre Covid-19.

È stato confermato attraverso diversi studi che un buon ritmo sonno veglia evita l’indebolimento del sistema immunitario e l’attenzione della comunità scientifica è concentrata sulla melatonina, un ormone prodotto dal nostro organismo, che regola il ciclo del sonno e dunque indispensabile per dormire bene.

Secondo una ricerca condotta dagli studiosi della Cleveland Clinic in Ohio basata su dati statistici e simulazioni e pubblicata sulla rivista Plos Biology emerge che l’assunzione di melatonina è associata ad una riduzione media del 28% del rischio di risultare positivi al test diagnostico per il Covid-19.

La melatonina ha capacità antiossidanti e antinfiammatorie e potrebbe rivelarsi utile a contrastare anche le infiammazioni a livello polmonare.

È chiaro quanto ancora gli studi debbono essere approfonditi in merito a questa tematica. Sullo ricerca condotta il Professor De Gennaro raccomanda cautela.

“Pur essendo incoraggiante, la ricerca in questione è uno studio di simulazione, in cui si confronta la melatonina rispetto a un pool molto esteso di altri farmaci”.

Secondo il Professore intervenire sulla regolarizzazione del sonno è certamente auspicabile perché i disturbi del ritmo circadiano sono associati solitamente a vari aspetti di depressione immunitaria.

Non vi sono infatti studi effettuati direttamente sul Covid, ma molti lavori hanno preso in esame la correlazione tra scarsa e cattiva qualità del sonno e maggiore possibilità di contrarre l’influenza.


Il presente articolo non è stato scritto da un medico. Le informazioni presenti in questo articolo non hanno alcuna pretesa di sostituire il rapporto medico paziente. In caso di dubbi raccomandiamo di rivolgersi allo specialista di fiducia.