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Ambiente di lavoro tossico? 3 tipologie di colleghi problematici 

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Foto di Владимир Берзин da Pixabay

Un ambiente di lavoro tossico è chiaramente una fonte di stress per tutti noi. Se anche tu vorresti strangolare il tuo o la tua collega di lavoro, sappi che non è l’unica via. Dopo aver avuto a che fare con i vampiri energetici, oggi è la volta dei colleghi nocivi per la salute. 

Siamo certi che tra le tre tipologie di cui stiamo per parlare, c’è anche il tuo o la tua collega che non sopporti più.

Sul posto di lavoro, i capi problematici, i colleghi o i clienti potrebbero portare a un livello di stress che danneggia la produttività e mina la fiducia in sé stessi. Questo è quanto afferma Juliette Han, neuroscienziata e consulente ad Harvard.

Un ambiente di lavoro tossico non è generato solo da chi vuole intenzionalmente farci del male, ma anche da chi sguazza nelle situazioni di disagio o nei conflitti, o ancora da chi si pone in maniera tossica e negativa nei confronti del lavoro. 

In qualità di docente alla Columbia Business School e consulente accademica alla Harvard Medical School, Han sottolinea l’importanza di saper riconoscere precocemente queste persone problematiche. 

Ambiente di lavoro tossico: tre tipologie di colleghi da evitare a tutti i costi

Il paranoico

Lavorare con qualcuno che è costantemente iper auto-critico e preoccupato per le proprie prestazioni può risultare estenuante e può distogliere l’attenzione sulla mansione che si sta svolgendo.

Spesso ci si trova a conversare con qualcuno che condivide con te le proprie insicurezze e ansie da prestazione; queste discussioni possono portare a dubitare anche delle proprie capacità. 

Più tempo trascorri con una persona che teme di fallire, più aumentano le probabilità di assorbire il loro comportamento tossico!

avverte Han.

Come gestirlo? Occorre ricordare che il vittimismo del tuo collega non ha nulla a che fare con te. Bisogna individuare dei modi per rilassarsi dopo aver interagito con loro, come una breve passeggiata, oppure conversando con colleghi incoraggianti e ottimisti.

Il sobillatore  

Attenzione perchè in un ambiente di lavoro tossico potresti trovarti coinvolto in conflitti d’ufficio senza neanche accorgertene.

I sobillatori cercano di istigare conflitti, spingendoti a parlare negativamente di capi o colleghi, fingendo di preoccuparsi per te. Dopo una riunione, potrebbero avvicinarsi e dirti frasi come:

Hai sentito cosa ha detto tizio? Hai sentito cosa ha detto Caio?

In pratica vogliono creare tensioni nell’ambiente di lavoro, ma si presentano come tuoi alleati o ancor peggio come tuoi amici.

Come fare? Resisti alla tentazione di alimentare la loro negatività, cercando di cambiare argomento o rispondendo in maniera positiva e/o propositiva. 

Potresti dire ad esempio: “Apprezzo che ti preoccupi per me, ma preferisco vedere il bicchiere mezzo pieno! “

Il bastian contrario

Chiude il cerchio in un ambiente di lavoro tossico! Il sobillatore non è solo colui o colei che contesta ogni tua idea; ma può presentare i suoi dubbi come un modo per proteggerti da situazioni sfavorevoli, mentre in realtà quelle stesse situazioni che lui o lei definisce “sfavorevoli” per te potrebbero rappresentare una opportunità.

Questa persona ti supporterà solo fino a un certo punto. Potrebbe cercare di scoraggiarti dall’ incontrare nuove persone o dall’intraprendere progetti che non li avvantaggiano direttamente.

Non basarti mai sul consiglio di una sola persona per quanto riguarda decisioni di carriera importanti; cerca sempre di considerare la cosa secondo più prospettive. Bisogna cercare di usare la negatività del bastian contrario come motivazione. 

A volte il desiderio di dimostrare che qualcuno ha torto può davvero essere un toccasana per la propria motivazione!