Pochi giorni fa, il 17 ottobre 2024, è stato pubblicato un approfondimento su come i nomi delle regioni e delle province italiane siano un vero e proprio scrigno di storia e leggenda, che riflettono le influenze culturali che hanno contribuito a modellare il Paese nel corso dei secoli.
L’analisi, condotta dalla piattaforma Preply, non nuova ad indagini che riguardano il territorio nazionale, ha esplorato l’etimologia di questi nomi, rivelando radici che risalgono a tempi antichi, con influenze latine, greche e di altre civiltà.
Per esempio, la Basilicata deriva dal termine greco basilikós, simbolo di regalità, mentre la Calabria ha radici nel greco kalón-bryon, “terra che fa sorgere il bello”, legato alla ricchezza del suo paesaggio.
Campania, invece, potrebbe derivare dal termine latino campus (campo), mentre il nome Sicilia ha diverse interpretazioni: alcuni ritengono che derivi dai Siculi, antichi abitanti dell’isola, mentre altri suggeriscono che il nome faccia riferimento alla sua forma triangolare. L’Umbria potrebbe essere collegata al termine greco ombros, pioggia, richiamando una leggenda legata a un antico diluvio.

Significato dei nomi delle regioni e delle province italiane: le province non sono da meno in termini di storie affascinanti
Molti nomi riflettono la geografia del luogo: Agrigento e Asti derivano da parole che indicano luoghi elevati, mentre Matera si collega alla conformazione rocciosa del territorio. Altri nomi sono legati alla presenza di fiumi o specchi d’acqua, come nel caso di Isernia e Varese. Roma, secondo un’ipotesi, potrebbe derivare dal nome antico del Tevere, Rumon.
Alcuni nomi di città nascondono auguri di prosperità, come Firenze (“florida”) e Piacenza (“desiderio di piacere”). Curioso è il caso di Benevento, il cui nome fu cambiato da Maleventum a seguito di una vittoria romana, per dare un significato più positivo alla città.
Anche le leggende mitologiche sono intrecciate con la toponomastica
Chieti si collega alla ninfa Teti, mentre Crotone si lega alla figura di Eracle. Monza ha un’origine singolare legata a un sogno della regina Teodolinda. Infine, nomi come Brindisi (che significa “testa di cervo”) o Parma (dal nome di uno scudo romano) riflettono oggetti o animali.
La ricerca di Preply ha sintetizzato le teorie più accettate dagli storici riguardo al significato dei nomi delle regioni e delle province italiane, pur riconoscendo che alcune etimologie potrebbero variare leggermente.