Matteo Salvini si oppone all’idea di uno “Stato spacciatore”. Il leader della Lega torna alla carica contro l’emendamento che prevede la vendita di cannabis light e lo fa con un tempismo perfetto abbinato all’impulsività che lo contraddistingue e che forse è una delle chiavi del suo successo politico.
No a uno Stato spacciatore: tornano puntuali le stilettate del centro destra
Appoggiato dal centro destra, Salvini torna a criticare aspramente la possibile legalizzazione delle droghe leggere nella fattispecie della cannabis light.
La marijuana light non ha effetti inebrianti. Il THC è principio attivo praticamente assente nella marijuana light venduta negli shop italiani.
L’emendamento approvato non fa che stabilire una imposta e ratifica il contenuto della legge 242/16 con la circolare dell’ex ministro Salvini del 31 luglio 2018. Sotto il limite dello 0,5% di THC la cannabis non è considerata sostanza stupefacente.
La marijuana light non crea dipendenza
Come abbiamo già detto l’erba light contiene il CBD un principio attivo che può portare un rilassamento muscolare e che viene usato per attenuare alcuni disturbi quali: insonnia, dolori muscolari, dolori mestruali o ansia, ma si utilizza anche a scopo ludico e ricreativo.
Nonostante sia una sostanza che non provoca dipendenza come sostiene anche l’OMS, la cannabis light costituisce ormai il pomo della discordia, una delle battaglie politiche più rumorose.
A me l’idea di uno Stato spacciatore di droga fa schifo
E’ avvilente vedere con quale facilità l’ex Ministro sia solito considerare lo Stato e gli onesti commercianti come spacciatori.
«La Lega sarà sempre contraria. Non esistono droghe che fanno bene, purtroppo siamo di fronte ad una nuova emergenza sociale e sanitaria legata alluso di stupefacenti: per gli spacciatori il posto giusto è solo la galera»
“A me l’idea di uno Stato spacciatore di droga fa schifo. E’ la morte di un società e di una cultura. Il posto degli spacciatori è la galera e un Parlamento che pensa alla droga libera è una vergogna”
Mai più Grillini! La vera droga che distrugge l’Italia
Questa la sferzata del senatore Maurizio Gasparri che si oppone all’emendamento, aggiungendo:
“Mai droghe legali, mai droghe impropriamente definite leggere, mai cannabis light!”
Definendo l’emendamento sulla cannabis light estraneo per materia alla legge di stabilità.
L’emendamento è stato preso d’assalto dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni che incalza:
“La droga non è mai una cosa leggera e Fratelli d’Italia si batterà per cancellare questa follia”
31 dicembre la deadline è vicina
I tempi sono molto stretti, e questa personale battaglia rischia di portare a un rallentamento dell’iter della manovra finanziaria in corso.