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Unicef: nel 2024 supportati oltre 30 mila minori

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Foto di Charles Nambasi da Pixabay

Nel 2024, l’Unicef ha fornito assistenza diretta a oltre 30 mila bambine, bambini, adolescenti e giovani rifugiati e migranti in Italia, nell’ambito del programma a sostegno di minori e famiglie vulnerabili. Il dato emerge dal nuovo Rapporto Annuale dell’Ufficio unicef per l’Europa e l’Asia Centrale, che evidenzia il continuo impegno dell’organizzazione nell’offrire protezione, istruzione e supporto psicologico ai più giovani.

Una rotta pericolosa: i numeri della migrazione

Lo scorso anno, circa 66 mila persone migranti e rifugiate sono arrivate in Italia attraversando il Mediterraneo centrale. Tra queste, il 20% erano minori, inclusi circa 8.000 minori stranieri non accompagnati (MSNA). La rotta continua a essere tra le più pericolose al mondo, con circa 1.700 persone disperse o decedute nel 2024, tra cui molti bambini e adolescenti.

Gli interventi dell’Unicef nel 2024

L’Unicef ha realizzato numerosi interventi per sostenere i minori migranti e rifugiati, tra cui:

  • Protezione e supporto psicologico: 24 mila minorenni hanno beneficiato di interventi per la salute mentale e la prevenzione della violenza di genere.
  • Accoglienza e integrazione: 900 adolescenti e giovani sono stati inseriti in affido familiare o supportati da mentori.
  • Educazione e sviluppo: 7 mila minori in condizioni di svantaggio hanno avuto accesso a programmi per lo sviluppo delle competenze linguistiche, digitali e trasversali.
  • Informazione e accesso ai servizi: 5.000 MSNA e giovani migranti si sono iscritti alla piattaforma U-Report On The Move, portando il totale degli iscritti a 18.000.
  • Sensibilizzazione: 700.000 persone sono state raggiunte con messaggi di prevenzione e informazioni sui servizi disponibili.

Collaborazione istituzionale e obiettivi per il 2025

Il programma è stato possibile grazie al sostegno del progetto biennale PROTECT, finanziato dalla Commissione Europea attraverso il Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione (FAMI), e alla collaborazione con diversi ministeri e istituzioni italiane, tra cui il Ministero dell’Interno, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e l’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza.

Nel 2025, l’Unicef punta a rafforzare ulteriormente il suo intervento, con l’obiettivo di raggiungere direttamente oltre 20 mila persone e, attraverso canali digitali, altre 200 mila. L’organizzazione continuerà a lavorare per migliorare il sistema di accoglienza e inclusione, offrendo opportunità di formazione, sostegno psicologico e protezione ai minori migranti e rifugiati.