Il 19 novembre 1990 è una data importante per la storia del rock italiano, con l’uscita di El Diablo, quarto album in studio dei Litfiba con circa 400 mila copie vendute in un anno e mezzo. Un album a cui sono particolarmente affezionato, a dirla tutta è stata la mia seconda musicassetta dopo La mia moto di Jovanotti.
Un lavoro che segna una svolta importante per la band fiorentina, non solo per i cambiamenti nella formazione, ma anche per l’evoluzione del loro sound. Questo disco, dedicato simbolicamente all’elemento del fuoco, accende la fiamma di un nuovo corso artistico che sfocerà nella celebre “tetralogia degli elementi“.
El Diablo: una band che si rinnova
Con El Diablo, i Litfiba si trovano per la prima volta senza Gianni Maroccolo, membro storico e pilastro della formazione originaria. Ghigo Renzulli, anima e chitarra del gruppo, si avvale della collaborazione di Antonio Aiazzi alle tastiere per rinnovare l’identità sonora della band. Piero Pelù, con il suo carisma esplosivo, è il protagonista vocale di un album che combina testi provocatori e musica pulsante.
Questo album segna l’inizio di una fase più commerciale e accessibile per la band, pur mantenendo un’attitudine ribelle e sperimentale. L’energia e la teatralità che da sempre caratterizzano i Litfiba si amalgamano con sonorità più vicine al rock mainstream, guadagnando un pubblico più vasto senza tradire le proprie radici.
Il sound dell’album
L’elemento del fuoco si manifesta in ogni traccia dell’album, con un sound graffiante e viscerale che mescola hard rock, ritmi latini e suggestioni mediterranee. La title track, El Diablo, è un manifesto di ribellione e libertà, un inno che cattura l’ascoltatore fin dalle prime note con il suo riff accattivante e un ritmo incalzante.
Brani come Proibito e Il volo rappresentano perfettamente il passaggio a uno stile più diretto e radiofonico, con melodie trascinanti e testi che parlano di libertà, amore e lotta contro le convenzioni. Ragazzo e Gioconda mostrano il lato più poetico e riflessivo della band, mentre Siamo umani e Resisti esplorano temi di attualità con un piglio critico e appassionato.
La “tetralogia degli elementi” prende forma
El Diablo è il primo tassello della “tetralogia degli elementi”, un progetto concettuale che i Litfiba porteranno avanti nei successivi album (Terremoto per la terra, Spirito per l’aria e Mondi Sommersi per l’acqua). Il fuoco di questo disco simboleggia passione, energia e trasformazione, caratteristiche che attraversano ogni traccia e ne definiscono l’essenza.
El Diablo non è solo un album: è un simbolo di cambiamento, un ponte tra le radici new wave dei Litfiba degli anni ’80 e il rock potente e accessibile degli anni ’90. Il disco è stato un successo commerciale e ha contribuito a consolidare la band come una delle realtà più importanti della scena musicale italiana, aprendo la strada a una nuova generazione di artisti.
Oggi, a oltre tre decenni dalla sua pubblicazione, El Diablo rimane un caposaldo del rock italiano. È un album che non stanca mai, un evergreen capace di sopravvivere al tempo.
Il cambiamento come fonte di rinascita, un album imperdibile per tutti gli amanti del rock!