Il presidente onorario non le manda certo a dire. Da quando ha lasciato il ruolo di CEO di Toyota, Akio Toyoda si è dimostrato ancora più diretto e sincero nelle sue opinioni sull’evoluzione del settore automobilistico. In particolare, quando si parla di auto sportive, non fa giri di parole: per lui devono puzzare di benzina e ruggire di motore, altrimenti perdono la loro essenza.
In una recente intervista concessa ad Automotive News, il nipote del fondatore di Toyota ha affermato:
Ci saranno sempre persone in Toyota che lavorano alle sportive elettriche, ma per me una vera sportiva deve puzzare di benzina e avere un motore rumoroso.
Akio Toyoda: la passione da pilota e la scuola di Hiromu Naruse
Non si tratta solo di nostalgia o marketing. Toyoda è un pilota esperto, formato nientemeno che da Hiromu Naruse, il leggendario collaudatore Toyota, scomparso nel 2010, figura chiave nella nascita di modelli come la Lexus LFA. Akio ha corso in prima persona con vetture Toyota e Lexus in eventi come il Rally del Giappone e la 24 Ore del Nürburgring. La sua idea di auto sportiva nasce sul campo, tra sorpassi, staccate e il rombo dei motori aspirati.
Il motorsport elettrico? Non è entusiasmante!
L’opinione: le gare diventano sfide logistiche
Toyoda non è assolutamente contrario alle elettriche, ma nutre forti dubbi sul loro impatto nel motorsport. Secondo lui, le attuali auto elettriche a batteria soffrono di tempi di ricarica troppo lunghi, incompatibili con lo spirito delle competizioni endurance:
Le gare perdono emozione. Diventano una questione logistica, non di guida
Il suo scetticismo trova eco tra molti appassionati che vedono nelle corse silenziose un tradimento dello spettacolo.
La Toyota non dice no alle sportive elettriche, ma…
Nonostante le sue preferenze personali, Toyoda riconosce che Toyota non può ignorare l’evoluzione elettrica. L’obiettivo resta quello di produrre auto accessibili, anche nel segmento sportivo elettrico. Ma per lui, serve tempo e maturità tecnologica:
Siamo un marchio di produzione di massa. Dobbiamo pensare all’accessibilità anche per le elettriche sportive…
Finché prestazioni e prezzo non si incontreranno davvero, la sportiva elettrica non sarà una realtà firmata Toyota.
Benzina nel sangue, ma occhi sul futuro
Akio Toyoda rappresenta la voce di chi non vuole rinunciare all’anima delle auto sportive. Il rombo dei motori rischia di essere soppiantato da un sibilo elettrico e il suo pensiero che poi è anche il nostro è un richiamo romantico alla guida viscerale, quella fatta di odori, vibrazioni e adrenalina.
E anche se il futuro sarà (almeno in parte) elettrico, non c’è nulla di male a desiderare un’auto che faccia battere il cuore, non solo per l’accelerazione istantanea.